L’acido ialuronico nelle formulazioni cosmetiche, cosa davvero riusciamo ad assorbire?

La nostra cute è naturalmente produttrice di acido ialuronico, componente fondamentale a livello del derma per il sostegno e l’idratazione dei tessuti. Nella matrice del tessuto connettivo l’acido ialuronico determina un importante grado di idratazione, turgidità e plasticità del tessuto cutaneo disponendosi in modo tale da legare un notevole numero di molecole d’acqua. Con il passare degli anni la concentrazione di acido ialuronico tende a diminuire nei tessuti ed i processi di invecchiamento cutaneo ne determinano il deterioramento manifestandosi attraverso la comparsa di rughe e lassità cutanea. Chimicamente è definibile come un glicosaminoglicano (il suo peso molecolare si aggira normalmente intorno agli 1-5 milioni di Dalton) costituito da una catena polisaccaridica non ramificata prodotta dall’aggregazione di migliaia di unità disaccaridiche, formate a loro volta da residui di acido glucuronico (derivato del glucosio) e N-acetilglucosamina.

La nostra cute è naturalmente produttrice di acido ialuronico, componente fondamentale a livello del derma per il sostegno e l’idratazione dei tessuti. Nella matrice del tessuto connettivo l’acido ialuronico determina un importante grado di idratazione, turgidità e plasticità del tessuto cutaneo disponendosi in modo tale da legare un notevole numero di molecole d’acqua. Con il passare degli anni la concentrazione di acido ialuronico tende a diminuire nei tessuti ed i processi di invecchiamento cutaneo ne determinano il deterioramento manifestandosi attraverso la comparsa di rughe e lassità cutanea. Chimicamente è definibile come un glicosaminoglicano (il suo peso molecolare si aggira normalmente intorno agli 1-5 milioni di Dalton) costituito da una catena polisaccaridica non ramificata prodotta dall’aggregazione di migliaia di unità disaccaridiche, formate a loro volta da residui di acido glucuronico (derivato del glucosio) e N-acetilglucosamina.
In vivo tutti i gruppi carbossilici dell’acido glucuronico e della N-acetilglucosamina sono completamente ionizzati conferendo alla molecola di acido ialuronico elevata polarità e, di conseguenza, un’elevata solubilità in acqua. Grazie a questa sua proprietà l’acido ialuronico si complessa con moltissime molecole di acqua raggiungendo un elevato grado di idratazione. Poiché l’acido ialuronico si presenta come un polimero contenente unità di disaccaridi che si ripetono , le principali differenze nell’attività biologica sono imputabili al suo peso molecolare. E’ altresì importante sottolineare che l’acido ialuronico eccessivamente crosslinkato è particolarmente difficile da far penetrare attraverso un sistema cosmetico e pertanto se ne consiglia l’utilizzo soprattutto attraverso pratiche mediche iniettive che permettono di introdurre la molecola direttamente attraverso degli aghi a livello dermico che grazie alla presenza di ialuronidasi e fibroblasti degraderà questa sostanza nel tempo che può andare da pochi mesi fino ad un anno , in base alla natura e densità del prodotto utilizzato.
Nelle formulazioni cosmetiche l’utilizzo di acido ialuronico ad alto peso molecolare permette di creare un film sulla pelle impedendo perdite di acqua e incrementando l’idratazione; viceversa le formulazioni contenenti acido ialuronico a basso peso molecolare (1000 – 2000 Dalton fino a 200 Dalton) permettono un assorbimento della molecola fino agli strati più profondi del derma (grazie alle ridotte dimensioni molecolari e all’utilizzo di sistemi di veicolazione adeguati) apportando quindi idratazione profonda, migliore tono ed elasticità cutanea nonché un effetto riempitivo di modesta entità. L’acido ialuronico a medio peso molecolare è invece responsabile della ritenzione di acqua negli strati medio/superficiali dell’epidermide, completa l’azione d’idratazione e tono ottenuta in sinergia con le molecole a basso e alto peso molecolare. È ormai scientificamente provato che l’acido ialuronico endogeno si riduce in maniera rilevante con l’avanzare dell’età: disidratazione, perdita di tono ed elasticità cutanea, comparsa di rughe sono le manifestazioni più evidenti dell’invecchiamento cutaneo. È anche vero che studi scientifici hanno dimostrato che apportando alla pelle acido ialuronico, molti dei deficit che si avrebbero con la sua carenza naturale possono essere attenuati in maniera significativa. Il problema principale è lo strato corneo che costituisce il maggior ostacolo alla penetrazione di sostanze idrosolubili negli strati profondi dell’epidermide, tuttavia vi sono sistemi di veicolazione utilizzabili nelle formulazioni cosmetiche che aiutano a superare questa barriera. L’utilizzo di Microsfere di acido ialuronico consiste nella disidratazione dell’acido ialuronico e nella sua dispersione in una soluzione liposolubile. Tale composto una volta messo in ambiente acquoso ha la capacità di assorbire acqua e di rigonfiarsi aumentando notevolmente il suo volume sino a circa tre volte. Quando questa forma di acido ialuronico viene applicata sulla pelle, in particolare in prossimità delle rughe, richiama a sè l’acqua aumentando di volume e andando a riempire la ruga. Unico vincolo per l’utilizzo di questa materia prima è lo studio accurato della formulazione, ovviamente non può essere inserita in gels a base acquosa, in quanto la presenza di acqua andrebbe ad “attivare” l’acido ialuronico prima che questo venga applicato sulla pelle. L’ideale è l’inserimento della materia prima in una formulazione tendenzialmente grassa per proteggere il principio attivo sino all’applicazione. Altro interessante sistema di veicolazione sono i Liposomi di acido ialuronico che sono vere e proprie sfere liposomiali contenenti acido ialuronico che riescono ad attraversare lo strato corneo, liberando negli strati più profondi dell’epidermide l’acido ialuronico che a sua volta svolge un’azione di protezione e riparazione della pelle.
Altro importante sistema di penetrazione transcutanea è l’utilizzo della Bio-rivitalizzazione transdermica, tecnica ormai ampiamente usata nei centri estetici, si tratta di facilitare la permeazione di acido ialuronico nella pelle senza l’utilizzo di aghi ( permessa per legge solo al medico chirurgo) attraverso il sistema dell’elettroporazione, che consiste nell’apertura di “canali acquosi” temporanei mediante un impulso elettrico. Attraverso questi canali definiti “elettropori” la pelle risulta essere più ricettiva alle molecole di acido ialuronico favorendone la penetrazione. Ovviamente in questo caso, ma in tutti i casi in cui si voglia far penetrare l’acido ialuronico, il peso molecolare gioca un ruolo molto importante e deve essere il più basso possibile ( ad esempio in combinazione con RF e ultrasuoni ad uso estetico).
La nostra linea Be Well green rappresenta un connubio inscindibile tra molecole di acido ialuronico a bassissimo peso molecolare veicolate attraverso un sistema di eccipienti sapientemente elaborato per facilitarne la penetrazione fino agli strati del derma papillare. In modo particolare il siero antirughe be well green è stato formulato incorporando il massimo della percentuale che un cosmetico può contenere in termini di acido ialuronico, parliamo di circa il 2% ! Abbiamo inoltre inserito in questa particolare linea elevata concentrazione di succo di aloe e microalghe contententi vitamine sia liposolubili che idrosolubili, come Vit C ed E. Questa linea è rigorosamente biologica, certificata da enti certificatori affidabili a livello europeo come AIAB, VEGAN OK e anche rigorosamente Gluten free. Cio’ ne garantisce l’utilizzo anche in soggetti con pelli particolarmente sensibili e delicate ed ovviamente in persone affette da celiachia. La priorità per il nostro lavoro di formulatori e ideatori di formule innovative non è solo inserire un buon attivo in una crema, ma è soprattutto quella di formulare un buon cosmetico in cui l’attivo possa penetrare nella maniera più adeguata possibile senza risultare aggressivo e pertanto attraverso un sistema di veicolazione biocompatibile e che rispetti la fisiologia cutanea. Il nostro lavoro è creare sistemi di cosmesi avanzata attraverso studi di tollerabilità cutanea che non facciano dell’efficacia il solo e unico obiettivo ma ne valutino contemporaneamente anche gli effetti nel tempo e nel rispetto della cute, della persona e dell’ambiente.

Federica Giuzio
Dott.ssa In Farmacia e Cosmetologia
Formulazione, ricerca e sviluppo, direzione Scientifica Laboratoires BeWell, VegUp

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